La Naia Angelo Pittore e scultore
Vide la luce in Adrano - Via Costanzo - il 14 nov. 1884 da Angelo e Maria Rosa Costanzo, piccoli proprietari. Fin dalla giovane età dovette aiutare il padre, quale maggiore di tre fratelli; ma, incoraggiato dai lusinghieri giudizi di Padre Lauricella e dal nostro Guzzardi, non trascurò mai la sua passione: il disegno. Con sacrifici personali, frequentò la scuola d'arte istituita dal Circolo Operai; riuscì a terminare il corso regolare acquisendo le tecniche basilari sulla pittura ad olio e sugli affreschi. Si appassionò ed approfondì gli studi sulla plastica e sulla scultura, specie in bronzo.
Il grande Guzzardi, nelle sue frequenti visite ad Adrano, ebbe modo di seguire i progressi del nuovo rampollo e consigliò ai genitori di farlo dedicare solo agli studi d'arte e di mandarlo anche "fuori". Il giovane, confortato da un tale giudizio, insistette educatamente ed alla fine vinse: andò a Firenze dove trovò ospitalità presso due sorelle orfane, una delle quali - in punto di morte - diventerà sua moglie.
Si affermò subito e subito conseguì la nomina a docente di disegno all'Accademia delle Belle Arti; seguirono i giudizi della stampa, dei critici d'arte e gli incarichi di prestigio, tra cui la direzione dei restauri all'edificio michelangiolesco della Biblioteca Laurenziana. Morì a Firenze il 16 giugno 1968 a 84 anni.
Numerose le opere di pittura e scultura sparse in Adrano, in Toscana e nelle principali gallerie d'Italia. Solo qualche indicazione: il monumento funebre della madre e del cugino Neri Nicolò; il busto in bronzo del Guzzardi suo maestro, collocato nella villa comunale; il il busto in bronzo del giovane tenente Alì, accanto a quello del Guzzardi; il Monumento_ai caduti, oggi in piazza A. Diaz.
Le pitture non si contano, su tele ed affreschi - in Adrano e fuori - (teatro, municipio - oggi al Museo - nelle chiese e in molte case private, che le custodiscono come veri tesori).
Ottimo ritrattista: al museo si possono ammirare quello del cav. Chiavaro e di una coppia di coniugi; al Circolo operai, il figlio del notaro Neri Nicolò Giordano Bruno, Mario Rapisardi, Garibaldi, Vitt. Eman. II, Cavour e Mazzini.
Onorò il nostro S. Nicolò con molte pitture, alcune delle quali sono in Chiesa Madre e una a S. Agostino.
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